Infiorescenze di sambuco in pastella

Ultimamente ho una vena nostalgica, sarà il tempo,sarà la campagna così verde per la pioggia incessante di questi giorni, sarà che mi piace perdermi nel languore dei ricordi, sarà che a volte sono così presa da mille impegni e mille artifizi che mi viene voglia di naturalezza. Pensare che ci si può spogliare di tanti trucchi, sovrastrutture per essere quello che non siamo. Guardavo dalla finestra e nel godere della fortuna che ho a respirare il verde della campagna intorno a casa mia, ho visto un albero di sambuco e senza correre al supermercato o ai centri commerciali, come una mondina sono andata a raccoglierne i fiori ed ecco un dolce veramente d'altri tempi, quando le persone erano povere, ma libere. Ecco come in tempi di crisi dove siamo poveri, ma non liberi, riscopro il gusto di un mondo che non esiste più. Affogate i vostri languori nell'olio bollente e godete di questa meraviglia.

2 uova
150 gr di farina
200ml di latte freddissimo
Aroma vaniglia
Olio di semi
Zucchero semolato

Fiori di sambuco o di acacia

Preparare la pastella con gli ingredienti e mi raccomando al latte freddissimo che dovrà sigillare la pastella al contatto con l'olio caldo. Metto a riposo il composto ottenuto per una mezzoretta e scaldo l'olio. Quando l'olio è caldo prendete il fiori per il gambo, immergeteli nella pastella e poi friggete fino a quando saranno croccanti. Scolare , asciugare e piovervi sopra tanto zucchero semolato. Inutile dire che i fiori devono essere freschi , colti e fritti, se ciò non è possibile, immergere il gambo in un vaso. Non durano più di sei ore. Attenzione la specie di sambuco deve essere il sambucus nigra, cioè quell'arbusto a foglia larga e verdissima, non troppo basso, che ha fiori piccoli, bianchi e tutti raggruppati a fine ramo. Il sapore è strano, buono, ricorda certi tipi di miele molto intensi. Da provare almeno una volta nella vita.




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