Strudel di mele con melassa e mirtilli


Ad agosto

All'imbrunire

Il profumo dell'Erba medica

Si arrampicava su questa mura

Spighe come archi

Grilli come canti 

Nell'afa di pioggia

A proteggere i tuoi pensieri 

Non c'era un domani 

Non c'era uno ieri 


La menta accarezzata 

Nel mio fiato spezzato 

Dal mio vivere di te

Pensavi di strapparmi 

Al vento

Al tempo

Al sesso

Ero lì e non sapevo

Eri qui e non sapevi


Di sudore il sapore

Ad una radice che hai estirpato

Che sotto i sassi del cuore 

Ho custodito

Facendomi male

Troppo male

Facendomi amare

Al limite dell'immortale 


Ad agosto

All'imbrunire 

Stavo bene tra i pensieri

riflessi di rosso

Nell'aria calda rapita

Ad una notte che arrivava

Tra le cartoline dell'anima 

Senza distrazione 

Ti ho lasciato andare

Perché non possiamo trattenere 

Ciò che non vale 



Strudel di mele attrezzatura: preparate un pentolino per fondere il burro, una padella antiaderente abbastanza ampia, grattugia per il limone, pennello da dolci, canovaccio pulito, placca da forno e tanto amore.



Per la pasta

125 g farina oo + farina per il canovaccio 

25/30ml di acqua 

1 uovo medio grande

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 pizzico di sale


Impastate gli ingredienti fino ad ottenere una palla liscia, omogenea ed elastica. Mettetela a riposare in frigo per 30 minuti. Nel frattempo dedicatevi al ripieno.


Ripieno ( c'è chi lo personalizza con noci, pinoli, nocciole, anice, chiodi di garofano ecc...questa è la mia versione)


3 o 4 generose manciate di uvetta sultanina fatta rinvenire nella grappa o nel Marsala 

5 mele goldel ( almeno a me piacciono queste)

2 o 3 cucchiai di zucchero semolato

1 cucchiaio di burro

1 cucchiaio di melassa o 1 cucchiaio di zucchero di canna o di zucchero muscovado ( insomma ci serve qualcosa che dia un retrogusto leggermente caramellato)

Cannella in polvere q.b

Anice in polvere q.b

Noce moscata q.b

Zenzero in polvere q.b

Pan grattato q.b

I semi di 1/2 bacca di vaniglia 

Buccia grattugiata di limone

Marmellata di albicocche q.b ( qualche cucchiaio)

3 cucchiai di burro fuso


Prendete l'uvetta e ammollatela in una scodella con abbondante acqua tiepida e la grappa. C'è chi le ammolla nel marsala, chi nella birra e chi nella grappa. Io acqua.  Prendete le mele, sbucciatele, tagliatele a cubetti. In una padella antiaderente mettetevi a sciogliere il burro con lo zucchero semolato e aggiungetevi le mele a rosolare. Aggiungete le uvette ben strizzate, la melassa ( o lo zucchero di canna) le spezie in modo mooolto generoso, la vaniglia, la buccia del limone. Fate rosolare ancora un po' finché le mele saranno morbide e aver perso gran parte del liquido. Lasciate intiepidire.

Riprendete la pasta ed un canovaccio leggermente infarinato. Con il mattarello stendete la pasta in modo da ottenere un rettangolo, che sia almeno 35x46 circa. Ma se la pasta ve lo consente continuate a stendere. Il segreto dello strudel sta nella pasta, più è sottile e poi sarà croccante, buona, avvolgente... Quindi continuate a stendere fino a vedere la trama del canovaccio sottostante. Io mi son fermata quando la pasta ha fatto un buchino. Prendete il burro fuso e spennellate tutta la superficie. Prendere il pan grattato e spolverizzate la pasta. Poi prendete il composto di mele, stendetelo su tutta la superficie imburrata della pasta. Spargete un velo di marmellata e ora, con l'aiuto del canovaccio arrotolate nel senso lungo. Otterrete un salamone. Chiudete bene le estremità. Ora sempre con il canovaccio, fate una leggera pressione con le mani in modo da saldarlo bene e con molta delicatezza mettetelo sulla placca da forno con la chiusura dello strudel rivolta verso il basso. Sinceratevi che sia ben chiuso. Ora spennellatelo con il burro fuso rimasto e disponete un po' di zucchero semolato e cannella sulla auperficie. Infornate per 30/40 minuti a 180 ventilato. Se dovesse imbrunire troppo coprite con un foglio di carta forno. Gustate tiepido, appena sfornato con una bella pallina di gelato alla vaniglia.




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