La tua primavera

Soffiami sugli occhi, fammi sentire il tuo vento caldo. Ora che qui piove sui tetti, sulla sedia a dondolo in giardino, sui campi ad erba medica, sulle lenzuola lasciate stese, sulle pozzanghere del tempo che passa. Apri l'ombrello, ripara le fessure dell'anima, sogna qualcosa per me che possa tornare indietro prima di ogni scelta definitiva, prima del tempo sbagliato. Leccami le gocce di pioggia sulle guance. Sicuro che sia pioggia? Il mazzo di chiavi sbatte sulla serratura della porta mentre apri. Ci riuscirai? Ci proverai? Capirai? Io non credo, però io ti aspetto, perché in realtà sto aspettando me. Vieni, sono qui. 















 

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